Primavera 2018 tra robotica e stampa 3D


L’innovazione nel mondo del calcestruzzo rende il lavoro sempre più efficiente e più rapido. Con la consapevolezza di ciò, ad Intermat Paris 2018 per il World of Concrete vince la categoria e quindi l’Awards la multinazionale Sika, specializzata nel settore della stampa 3D.

Sika, con più di 100 anni di storia, ha depositato negli ultimi 5 anni più di 420 brevetti e ha lanciato sul mercato circa 1.500 nuovi prodotti. Si prevede così per i prossimi 3 anni una tempestiva crescita nei settori del calcestruzzo, dell’impermeabilizzazione, delle coperture, delle pavimentazioni, degli adesivi sigillanti, della ristrutturazione e dell’industria. I prodotti presentati sono caratterizzati da un elevato standard costruttivo che vede un’ottima implementazione della stampa 3D tramite calcestruzzo.

Prima di Intermat, in Italia, è già stata fatta qualche sperimentazione riguardo la stampa 3D. Due anni fa proprio presso l’Università Federico II di Napoli, un team specializzato ha utilizzato la stampante 3D Big Delta di Wasp, alta 4 metri, per dare vita a elementi in calcestruzzo assemblabili tra loro mediante barre d’acciaio e realizzando anche travi e pilastri in cemento armato. Questo progetto di ricerca avviene sotto il patrocinio del CeSMA coinvolgendo il Consorzio Stress e l’Università di Pavia. La prima trave che è stata realizzata con questa stampante era lunga 3 metri e mezzo, il test è stato effettuati presso le strutture del dipartimento di Ingegneria e Architettura.

La stampa 3d è sicuramente un elemento innovativo nel campo delle costruzioni, si tratta di un vero e proprio percorso di modernizzazione del processo di costruzione. Infatti le fondazioni ricercatrici nel campo dell’innovazione sostengono il cemento stampato in 3D dato che esso non richiede casseforme, non produce rifiuti e il materiale di scarto può essere riutilizzato per produrre nuovi blocchi. Dunque le stampanti 3d possono essere tranquillamente portate in cantiere, riducendo così il lavoro manuale e lo spreco di risorse e materiali. La stampa 3D potrebbe dunque essere un metodo di costruzione rapido, ecologico ed economico e quindi efficace particolarmente nelle zone in via di sviluppo.

Altro fattore da non sottovalutare è la robotica, anche questa sempre più utilizzata nei cantieri. E’ proprio grazie alla robotica che è nata la prima casa a tre piani in Svizzera prevalentemente progettata e costruita con processi digitali. La struttura prende il nome di DFAB HOUSE.

Lo scopo di questo edificio è stato quello di testare nuove tecnologie edili ed energetiche, includendo la stampa a maglie robotizzata. Infatti a differenza dei progetti di costruzione che utilizzano solo una singola tecnologia digitale delle costruzioni, come le case stampate in 3D, la DFAB House mette insieme una serie di nuove tecnologie di costruzione digitale tra cui il