Italia-Francia: è alta tensione sulle Alpi


Il territorio italiano presenta numerosi tunnel, molti dei quali si trovano al confine: il Belpaese è delimitato da barriere naturali e superarle dando vita ad infrastrutture storiche è sempre stato un obiettivo. Un esempio è la linea ferroviaria Torino – Modane, un collegamento internazionale che parte da Torino e termina presso la località francese di Modane. Questa tratta è nota come la ferrovia del Frejus ed è datata 1854.

La galleria ferroviaria del Frejus vide le prime applicazioni della perforazione ad aria compressa e in seguito di quella elettroidraulica capace di ottimizzare i tempi di esecuzione e le condizioni ambientali del cantiere. Nei primi 20 anni di esercizio il tunnel autostradale ha visto il passaggio di oltre 20 milioni di veicoli.

Oggi la tratta Torino-Modane, lunga 103 km, è interamente elettrificata, a doppio binario e dotata del sistema di blocco automatico a correnti codificate, ovvero un sistema di distanziamento dei treni a spazio attivo che consente una circolazione sicura dei treni ad alta velocità. Il traforo ferroviario del Frejus ospita il punto più elevato del tracciato a quota 1338m. Lungo le tratte più ripide della tratta ferroviaria vengono gestiti treni fino a 1150 tonnellate in doppia trazione e fino a 1600 tonnellate in tripla.

Da fine giugno partiranno sulla tratta, di preciso sul territorio di Avigliana, dei lavori di adeguamento del tunnel: si tratta della prosecuzione dell’elettrodotto Italia-Francia, un collegamento di 190km che non altererà gli scenari naturali e collegherà le stazioni elettriche Piossasco e Grand’Ile passando per il secondo tunnel del Frejus. Il paesaggio non sarà alterato poichè il cavo elettrico sarà interrato e integrato alle infrastrutture stradali già esistenti. In questa fase i lavori interesseranno 8,5 chilometri della stradale SP589, nel tratto compreso tra le gallerie Monte Cuneo e Antica di Francia. Il fine ultimo di questi lavori sarà di aumentare del 60% la capacità di scambio di energia elettrica tra Francia e Italia garantendo maggiore sicurezza, decongestionamento della rete, riduzione del divario tra i prezzi di acquisto dell’energia. Inoltre la nuova infrastruttura permetterà di integrare nel sistema di trasmissione la produzione di energia da fonti rinnovabili, riducendo le emissioni di CO2.

Il cantiere sarà operativo 24 ore al giorno e la fine dei lavori è prevista a settembre, dopo 12 settimane consecutive di lavori. Sono previste alcune limitazioni parziali per la tratta: una corsia resterà chiusa per consentire le opere di scavo e la posa dei cavi. Pertanto, le gallerie rimarranno aperte in un solo senso di marcia alternato in direzione con turnazione di 12 ore al giorno. Approfittando della minore intensità di traffico dato il periodo estivo, si metterà a disposizione un servizio navetta gratuito tra Avigliana e la zona dei laghi per tutti i fine settimana del periodo dei lavori.

Si tratta di una notizia importante dal punto di vista energetico per il nostro paese che ha opportunamente scelto un buon periodo stagionale per effettuare i lavori: scuole chiuse e minor traffico. Tutto ciò porterà un rapido completamento del cantiere con il tempestivo raggiungimento dell’obiettivo.

Questa è l’Italia che ci piace, quella che “accende” soluzioni salvaguardando l’ambiente, vi diamo appuntamento alla prossima settimana con un nuovo articolo!