“Aprile dolce dormire”, questa volta no! L’Italia delle costruzioni inaugura la primavera col botto: a Milano è stata aperta al pubblico la Torre della Fondazione Prada firmata dall’archistar olandese Rem Koolhaas.
Il progetto è partito dal connubio fra la ristrutturazione di un’antica distilleria e la costruzione di nuovi edifici, ciò ha portato all’ennesima riqualificazione di un’area più perifica della città di Milano, favorendo così il boom turistico della zona. La nuova area copre una superficie totale di 19.000 mq.
La Torre è alta 60 metri ed è una perfetta alternanza di vetro e cemento, le facciate esterne sono caratterizzate da una successione di superfici di vetro e di cemento, che attribuiscono così ai diversi piani un’esposizione alla luce sempre differente. La struttura geometrica complessa rende differente l’aspetto esteriore della Torre a seconda della prospettiva di osservazione.
In totale si contano trecento gradini e 2 mila metri quadrati di superficie. La Torre bianca della Fondazione Prada affaccia sullo scalo di Porta Romana in viale Isarco.
Questo progetto ha sperimentato il pompaggio di un tipo particolare di calcestruzzo: il cls bianco. I calcestruzzi architettonici bianchi sono stati scelti per diverse qualità e caratteristiche: è autocompattante e presenta una bassa viscosità in grado di favorire eccellenti risultati estetici. Il cls roccabianca viene utilizzato anche nei getti di solai, muri dritti e muri trave.
Per le gettate di calcestruzzo ai piani sono stati impiegati una pompa carrellata Putzmeister BSA 2109 ed un braccio di distribuzione ACME BVZ da 12 metri.
La Torre include nove piani, sei dei quali ospitano sale espositive concepite per accogliere opere e grandi installazioni della Collezione Prada, i tre piani superiori ospitano un grande ristorante e servizi per il visitatore. La struttura è completata da una terrazza panoramica di 160 mq dotata di un rooftop bar, dalla quale sono ben visibili le Torri dello skyline milanese, ovvero il CityLife.