Abu Dhabi: la top 5 delle famose Archistar


Il Gruppo Migliaccio che negli anni ha collaborato con vari committenti per la realizzazione di alcune Grandi Opere Italiane, come il City Life di Milano, il Mose a Venezia, le reti stradali e ferroviarie del Nord e del Centro Italia, oppure i lavori di costruzione portuale in Liguria, vuole dedicare un articolo alle 5 megacostruzioni a carattere mondiale che di certo entreranno nella storia dell’edilizia non solo per la maestosità delle opere in sè ma anche per le illustri firme che portano i progetti delle stesse.

Ad oggi gli Emirati Arabi rappresentano la terra delle nuove opportunità nel campo delle megacostruzioni, e le più famose archistar di tutto il mondo si sono focalizzate nei pressi della città di Abu Dhabi, un’isola su cui si sta sviluppando un progetto dalle alte ambizioni ed entrerà nella storia.

Si tratta della Saadyat Island, dall’arabo «L’isola della felicità», un’area di 27 chilometri quadrati e 145 mila abitanti, a 500 metri dalle coste di Abu Dhabi, è il più grande distretto culturale e artistico per le istituzioni culturali che sorgeranno in quell’area, infatti il progetto che prevede l’ultimazione nel 2020 vede la costruzione di ben 5 musei firmati dalle archistar più famosi del mondo, tutti vincitori del Premio Pritzker.

Qui sorgeranno il Museo Nazionale di Zayed progettato da Norman Foster, il Museo Marittimo disegnato da Tadao Ando, il Guggenheim Abu Dhabi di Frank Gehry e il Museo delle Arti Visive e Performative di Zaha Hadid.

Il Louvre di Abu Dhabi

Il primo progetto ultimato è il nuovo Louvre degli emirati Arabi, nasce a circa 7 mila chilometri di distanza da quello di Parigi e l’ha progettato l’archistar francese Jean Nouvel. Una cupola argentea di 180 metri composta da 8 mila stelle di metallo che si intrecciano, sovrasta 55 edifici con 23 gallerie che formano una sorta di città museo con un reticolo di promenade affacciate sul mare, in quello che è già chiamato il museo delle civiltà e delle culture del mondo, in cui l’acqua stessa diventa un elemento architettonico sognante. I lavori di costruzione di un’opera di tale imponenza sono durati circa 10 anni.

Il Museo Nazionale di Zayed

L’edificio è caratterizzato da 5 torri in acciaio che raggiungono l’altezza di 125 metri, la cui forma prende le sembianze di ali di falco, simbolo della nazione. Il progetto architettonico, realizzato dall’archistar Norman Forster, è un mash-up di forme architettoniche contemporanee e l’architettura tradizionale araba, inoltre molta importanza viene data alla tutela dell’ambiente, di fatti l’edificio sfrutterà la tecnologia dei panelli fotovoltaici per l’illuminazione e la ventilazione delle torri.

Il Museo Marittimo

Il Museo, disegnato dall’archistar Tadao Ando, assumerà una forma essenziale e semplice, sorgendo su uno specchio d’acqua artificiale che punterà ad aumentare il legame e la simbolicità del museo stesso con il tema marino. L’edificio così logisticamente posto, sarà l’elemento d’unione tra vento e mare, e lo richiamerà nella forma e nei colori, sarà un’intero monolite scolpito proprio dalla forza del vento, o almeno questa sarà l’idea che deve rendere nell’osservarlo.

Il Museo delle Arti Visive e Performative

L’intero Museo, firmato dall’archistar da poco deceduta Zaha Hadid, sarà un grande centro dedicato alle arti visive e performative, ospiterà una sala concerti, un teatro lirico, un teatro per le rappresentazioni, un teatro musicale e uno sperimentale per un totale di circa 6300 posti. La forma sinuosa dello stabile è il marchio inconfondibile Zaha Hadid, una forma che richiama chiaramente il dinamismo che vuole esprimere l’arte stessa. Un design organico atto a ricordare un organismo che cresce in altezza e larghezza man mano che si avvicina al mare.

Il Guggenheim di Abu Dhabi

Un Museo dedicato all’arte moderna e contemporanea a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. Il progetto firmato dall’archistar Frank Gehry, darà vita ad un edificio dalla forma del tutto singolare che richiamerà un ammasso caotico, all’interno di queste forme caotiche sarà però contenuto un omaggio alle torri del vento, tipiche dell’architettura locale. anche in questo caso vince quindi la formula del mash-up tra contemporaneità e tradizione. Appena terminatò sarà già da Guinness, il museo più grande del mondo. IL museo sarà contornato da 4 livelli di gallerie espositive collegate tra loro con passerelle di vetro.

Un investimento economico notevole, che Abu Dhabi sta affrontando nella volontà di diventare uno dei più importanti poli culturali del pianeta puntando sulle partnership internazionali in campo culturale e sull’edilizia museale per costruire la sua nuova identità.

Arrivederci alla prossima settimana con un nuovo articolo!