La TBM Marisol arriva al traguardo prima del previsto!


La Sicilia ha una nuova Miss, dopo la TBM Martina a Catania, si applaude ora a Palermo la TBM Marisol. Una storia incredibile quella di Marisol, la TBM che ha sfidato il tempo!

La talpa Marisol fino a qualche giorno fa era ad un passo, circa 130m, dal traguardo finale. La notizia della conclusione dello scavo era attesa con trepidazione e proprio qualche giorno fa è arrivata: il 19 settembre 2018 la TBM Marisol, alle ore 11, sfonda l’ultimo diaframma e scrive la parola fine sugli scavi del nuovo tunnel Notarbartolo-via Iblei tra l’emozione e la partecipazione dei presenti! Un successo per la RFI, si raddoppia così il passante ferroviario di Palermo.

La talpa ha scavato 2.131 metri, una velocità media di 25 metri al giorno. Un record mai visto dato i tempi ristretti: i lavori sono iniziati nel luglio 2017 e terminati qualche giorno fa. Un tempo breve se ci si aggiunge lo stop temporaneo di 3 mesi per la sostituzione di un pezzo della talpa che ha consentito la strordinaria impresa. Sono stati adoperati in tutto 9.947 conci prefabbricati, si arriva a ben 1.421 anelli e 23.223 metri cubi di calcestruzzo.

Si attende ora l’annuncio dell’apertura di linea per Punta Raisi, con l’effettiva circolazione dei treni. Entro fine mese avverà l’estrazione della TBM Marisol, che può finalmente tornare a casa avendo ultimato i lavori.

La talpa ha reso possibile un sogno: 30km di linea ferroviaria, con il raddoppio delle stazioni, aggiungendo ben 16 fermate, con tre tratte A, B, e C.

Marisol una talpa straordinaria

La TBM Marisol ha una fresa scudata di diametro esterno pari a 9,4 m e lunga 130 metri. Questa talpa scava tramite una testa fresante che si muove all’interno di una camera di scavo in cui lo stesso materiale da scavare viene mantenuto in pressione. Questo sistema permette l’equilibrio tra le spinte che altrimenti provocherebbe un collasso del terreno circostante allo scavo.

Per alimentare la macchina sono richiesti oltre 6 MW, in galleria produce un suono di oltre 80 decibel che  fortunatamente non è stato percepito all’esterno vista la profondità a cui opera il macchinario. La talpa è stata seguita e manovrata da 60 operai specializzati divisi in più turni di lavoro così che la tbm fosse sempre seguita in tutte le fasi di scavo. In totale l’operazione Marisol è costata 13 milioni di euro, a cui vanno aggiunti altri 6 milioni per i costi di cantieri e operai.