Abc del pompaggio: platee e pilastri


Una Grande Opera è frutto di un grande pompaggio eseguito dalle fondazioni. Nel caso di grandi opere edilizie le fondazioni vengono chiamate platee. Noi del Gruppo spesso ci siamo occupati proprio di questo tipo di pompaggio collaborando in moltissimi cantieri. Tra i più prestigiosi ricordiamo il pompaggio delle platee del Mose di Venezia,  delle Torri del City Life a Milano, del Polo Fieristico di Rimini, dell’Ospedale S.Anna di Como e del Centro Commerciale Scalo Milano.

Una platea è l’opera che richiede la maggiore quantità di calcestruzzo, nel caso in cui una platea superi il metro di spessore viene definita massiva. Per pompare una platea si esegue un getto semplice e rapido ma vanno eseguite alcune dovute precauzioni per garantire la sicurezza dell’opera. Tre sono gli aspetti fondamentali da valutare: contenere il rischio di fessurazione, la monolicità del cls e, in caso di platee massive, il contenimento del calore interno.

La consistenza del cls è un’altro aspetto essenziale, generalmente per pompare adeguatamente una platea, il cls deve essere molto fluido così da aderire perfettamente alle armature e riempire gli spazi. E’ consigliabile inoltre utilizzare calcestruzzi autocompattanti che velocizzano il getto e riducono gli spostamenti e i piazzamenti delle pompe.

La mole maggiore di mezzi impiegata in fase di cantiere riguarda proprio la fase di pompaggio dell platea. Infatti  statisticamente su 10 betoniere 7 saranno impiegate per il pompaggio della fondazione. Mediamente sono necessari 30 minuti per lo scarico della betoniera tramite pompa.

Il getto medio durante il pompaggio della platea è di 40 mc, questo dato medio negli ultimi anni è però cresciuto data la maggiore richiesta di edifici con dimensioni importanti. Tutto ciò è possibile anche grazie all’ottima gestione dei materiali e all’adeguato trasporto del calcestruzzo.

Oltre alle platee altri elementi fondamentali di un’opera sono i pilastri. Si tratta di elementi verticali portanti su cui l’edificio trasferirà i carichi di peso ed eventuali sollecitazioni. La particolarità del pilastro è data dalla forma che può essere quadrata, rettangolare, poligonale o più complessa.

La buona riuscita di un pilastro dipende da tre fattori principali: l’altezza, la densità del cls e la vibrazione durante il pompaggio. Per arrivare ad un lavoro ottimale è necessario che il cls gettato riempia perfettamente il cassero aderendo alle armature. Solitamente la classe d’esposizione più indicata per i pilastri di bordo è XC4 mentre negli ambienti interni può essere sufficiente anche una XC2.

Per creare Grandi Opere è dunque necessario conoscere i fondamentali del pompaggio. Eseguire in sicurezza le gettate di platee e pilastri garantisce la sicurezza dell’edificio, nulla può essere costruito bene se non si rispettano questi fondamentali.

Arrivederci alla prossima settimana con un nuovo articolo!