Reliable Void Forms: il nuovo concetto di cassero


Prima di una gettata di calcestruzzo, dato che questo materiale ha bisogno di tempi di asciugatura prima di assumere la forma desiderata, è necessario predisporre dei casseri, ovvero involucri che delimitano le barre d’acciaio e che saranno poi riempiti dal cls. I casseri, dunque, hanno il compito di contenere il calcestruzzo fino alla fine del processo di presa del materiale. Questi si distinguone per materiale, forma ed utilizzo, in questo articolo analizzeremo le varie tipologie e il loro impiego.

I casseri in legno sono utilizzati per gettate verticali, la scelta del legno viene fatta perchè è un materiale semplice da lavorare e da sagomare, leggero da manovrare in cantiere e oltretutto traspirante. Tuttavia questo materiale ha lo svantaggio di non poter essere utilizzato per più di due o quattro volte in quanto si impregna e perde il suo potere traspirante. I pannelli in legno vengono poi smontati al consolidamento del calcestruzzo. Ovviamente questo procedimento rallentava il processo dei lavori, ad oggi questa tecnica è sempre meno utilizzata in favore dei casseri a perdere, ovvero strutture o pannelli che restano inglobati nell’opera anche dopo l’indurimento del calcestruzzo.

Oggi tra le varie tipologie di casseri a perdere abbiamo la rete elettrosaldata e rivestita con una pellicola in polietilene che funge anche da protezione contro le intemperie e permette una velocità di montaggio, un altro esempio è la cassaforma costituita da pannelli di lamiera zincata, in grado di coprire varie altezze con superficie a cellule chiuse che impedisce la fuoriuscita e la suddivisione dell’impasto in fase di getto e maturazione.

Alcune strutture realizzate con casseri a perdere, spesso contengono materiali termoisolanti e ciò garantisce una riduzione dei consumi energetici sia d’estate che d’inverno. L’isolamento mantiene anche la salubrità degli ambienti.

I materiali preferiti per l’isolamento termico sono il polistirene oppure la cassaforma coibentata, che oltre a garantire ottime performance termiche è ottimale anche in fase di costruzione consentendo di ridurre in modo significativo i tempi di costruzione e i costi di manodopera e materiali.

Un altro concetto di cassero verticale è quello a telaio, robusto di lunga durata e facile da montare. E’ un telaio perimetrale che protegge da sollecitazioni meccaniche i bordi del pannello di rivestimento, inserito al suo interno. Il telaio è generalmente in acciaio o alluminio ed è utilizzato per la messa in opera degli ancoraggi della cassaforma e come punto di aggancio dei componenti di congiunzione e dei dispositivi di movimentazione.

Un’altra tipologia di casseri è quella impiegata per la realizzazione di vespai areati sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni, i più comuni in commercio sono chiamati granchio o igloo. Il granchio, anche detto igloo, è un cassero a perdere in polipropilene riciclato, la sua particolare forma genera un’ottima ventilazione che comporta l’eliminazione dell’umidità e la dispersione del gas. E’ dotato di un sistema di collegamento ad incastro che consente una posa facile e veloce inoltre, la sua forma cava permette di posizionare, in ogni direzione, tubazioni, condutture e cavi. Viene fatto un uso frequente di questo tipo di cassero per  i vespai aerati, per le opere di urbanizzazione, per la realizzazione di solai intermedi o di copertura e per le condotte sotterranee. La scelta di questo materiale riduce i tempi di manodopera dell’80% e permette un minore utilizzo del cls ottendendo così maggiore resistenza con uno spessore minore. La particolarità della forma consente un’ottima tenuta dell’umidità di risalita rendendo così perfetta la traspirazione del cemento dato che non crea alcun punto di contatto tra il calcestruzzo e il suolo.

Un concetto innovativo di cassero a perdere è stato presentato alla più grande manifestazione del calcestruzzo il World of Concrete 2018 tenutosi a Los Angeles. Il cassero presentato si chiama Reliable Void Forms, tale forma funge da isolante tra il terreno argilloso e quindi instabile e la prima gettata di cemento. L’innovazione è nel materiale: 100% carta riciclata. E’ semplice da installare, basta affiancarli o tagliare per adattarli ad tutti i tipi di forma. Il Reliable Void Forms è molto più performante rispetto ai casseri già in commercio dato che si indeboliscono più lentamente nel tempo rispetto ai casseri già utilizzati. Il materiale del nuovo cassero fa sì che l’umidità venga assorbita naturalmente nella forma e inoltre il design consente al terreno argilloso di espandersi tra gli spazi della forma stessa. La forma dunque funge sia da isolante e compatta il terreno argilloso che spesso è soggetto ad estrema aridità e profonde spaccature, che possono incidere ovvviamente nella stabilità di un edificio.

L’azienda produttrice di questo innovativo sistema è da circa 30 anni sul mercato, infatti la progettazione l’istallazione di tali forme nasce dal fatto che 1 casa su 4 negli Stati Uniti subisce danni a causa del terreno argilloso e ciò comporta un pesante bilancio economico per riparazioni edili. Il perchè sia stata scelta questa forma è semplice: secondo l’American Society of Civil Engineers il modo migliore per proteggere una fondazione in calcestruzzo è creare uno spazio vuoto tra il suolo argilloso e la prima gettata di calcestruzzo, così da ottenere un isolante naturale al 100%, che con il normale decadimento sarà totalmente assorbito dal terreno stesso conferendo alla struttura un’efficace solidità nel tempo.

I Reliable Void Forms in termini di costi d’impresa sono più economici dato che non vi è il bisogno di scavare e riempire, si può gettare in sicurezza anche con la pioggia senza essere costretti a fermare i lavori e quindi allungare i tempi e i costi, infine non vi è alcun bisogno di addestramento o particolare formazione per poter utilizzare questo materiale.

Eccoci giunti al termine di questo articolo, un piacevole viaggio che ci mostra quanto dietro ad una semplice gettata di calcestruzzo ci sia impegno, studio e ricerca.

Vi diamo appuntamento alla prossima settimana con un nuovo articolo!